(Tradotto dal testo ceco “Vetri od Polu” da B. Vendis)
O Mistero del Fuoco. Liberatore.
Simbolo raggiante dell’Onnipresente.
Soffio superbo di forza. Abbraccio trasformato in Luce.
Tu che ti levi in alto.
Illusione dei colori franata in un solo incendio.
Lingue di fuoco splendenti al di sopra delle teste dei Santi.
Giardini di fiamme nascosti nelle profondità delle cose e fiorenti con la gloria dei passaggi dal visibile all’invisibile.
Nei vostri viali, ecco, le anime dei Forti vanno con il proprio amore e come un canto d’amore è per esse il bisbiglio dei vostri sorrisi, o Fiamme, amiche del nuovo vento.
In voi, i Vittoriosi accendono le loro fiaccole per i crepuscoli dei tempi venturi,
e in mezzo di voi il dolore della moltitudine erra, cogliendo con gesti bruschi i vostri sanguigni fiori vibranti,
dalla corona dei quali strappa poi, con mani nude, tutte le foglie ardenti, come petali di rosa,
per gettarle, cambiate in luce e in odori,
sulla via delle anime.
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