Sulle avversità della vita

Posted by Nebheptra     Category: Glosse

Immensita

Ad un pensiero ed impulso d’ira od anche semplicemente d’impazienza, occorre sostituire l’ideale di una Pace serena avente in sé una Forza equilibrata, calma, costante e paziente, e per questo più efficiente di qualsiasi scatto subcosciente ed incontrollato, od esplosione momentanea di passionalità.

Ad un pensiero d’odio, di malevolenza, od anche semplicemente di antipatia, occorre sostituire l’ideale spirituale di un Amore Universale che abbraccia le cose tutte in un unico sentimento di simpatia, di benevolenza e di compassione infinita, riflettendo che, essendo noi unici coll’Universo e con l’Unico, siamo unici con tutte le cose ed anche ciò che ci appare antipatico è fondamentalmente identico a noi stessi, e nulla può astrarsi dall’Unità di tutte le cose.

Ai pensieri debilitanti di pigrizia, di debolezza o di negligenza, sostituire un pensiero della Forza infinita ed eterna che è in noi e forma l’intima nostra natura e desiderare ardentemente che essa sgorghi come l’acqua limpida e brillante di una cascata o come un getto ardente e luminoso di metallo fuso dalla Fonte dell’Essere che è in noi e ne riempia e ne saturi la nostra anima.

Se ci sentiamo invadere dalla noia, dall’apatia o dallo sconforto abbandonare completamente ogni tensione dell’anima e del corpo e pensare a quella beatitudine serena che è propria dell’Essere Eterno e sempre uguale a sé stesso, che è la Pienezza stessa che riempie ogni vuoto illusorio. Lasciamoci invadere l’anima dai suoi raggi, come un dolce elisir d’immortalità limpido e luminoso che riempie l’anima nostra, come una coppa di Gioia e di Gaudio infinito.
Se i pensieri discordi, le preoccupazioni della vita ed il dolore trionfano nella nostra anima, la fanno ripiegare su se stessa e sembra che vogliano accasciarla e schiacciarla sotto il loro peso, riflettiamo allora che non siamo né corpo né emozioni né pensieri, ma l’Essere divino che alberga in noi. Abbandoniamo a se stesso il peso che gravava su di noi elevando la nostra natura su quelle regioni nelle quali lo splendore del Sole non viene mai meno, come la farfalla, abbandonato il bozzolo che la teneva prigioniera, s’immerge sitibonda di luce e di amore nell’atmosfera pervasa dai raggi del sole.

Se le passioni tumultuano nell’anima nostra, la febbre del desiderio la possiede, la fiamma della sensualità la divora, occorre pensare allora che nessuno degli oggetti del desiderio si può possedere sempre e che la libidine e la passione prostituendo la Forza Creatrice divengono un fuoco distruttore anziché un fuoco creatore, foriero della morte dell’anima anziché del suo sviluppo e della sua rigenerazione. Occorre riguardare tutto ciò come perniciose deviazioni di quella Forza Creatrice che è in noi il più elevato dono del Creatore e bisogna voler con essa rigenerare tutto il nostro essere, creare le più nobili qualità in noi, creare mentalmente cose grandi, belle ed utili per i nostri simili e per l’Umanità.

La consapevolezza di essere Uno con Dio come altresì Uno con tutte le cose. Ecco il segreto.

Qualunque cosa ci accada, noi non cessiamo d’essere Uno col Principio Unico. Qualunque cosa avvenga nell’Universo, nulla può toccarci profondamente perché ciò fa già parte di noi che siamo Uno con Dio e con Lui sostanzialmente intangibili ed immortali. Questo Dio che forma il nostro Spirito è la Nostra Essenza Reale ed è la sola Realtà esistente nell’Universo.
La conoscenza di questa verità è la giustificazione di un ottimismo illimitato e di una fede serena e sicura nel Potere Creatore di cui siamo figli perché sostanzialmente inseparabili da Lui. E’ la sorgente della serenità dei saggi dinnanzi a tutte le prove della vita, quell’infrangibile serenità di chi sa bene che la sua Essenza Reale è immortale ed indistruttibile e non può essere toccata da niente. E’ il principio del dominio dello Spirito in noi, è la fuga di ogni timore e di ogni emozione indegna, la vittoria della Morte e dell’illusione su tutti i piani.

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