I canti di Iside e Nefti – Papiro B.R. 10188

I canti di Iside e Nefti – Papiro Bremner-Rhind 10188

S’iniziano di fronte al tempio, durante le feste Heb consacrate a Iside e Nefti, che si celebrano davanti al sarcofago di Osiride, Khent-Amentit[1], il gran Dio, signore di Abido, il 4° mese dell’Alluvione, nel 22° sino al 26° giorno. Purificate tutto quanto appartiene al tempio; porgete gli utensili delle sacerdotesse, che hanno eseguito le abluzioni, le braccia non denudate, le chiome inondanti le spalle e le teste coronate di bende di lana; uno strumento musicale nelle braccia, e i loro nomi scritti sulle spalle, addette al servizio di Iside e Nefti. Lasciate che elevino laudi nei templi secondo questo scritto, davanti a questo Dio. Lasciatele dire:

Guardate Osiride, il signore! (ripetere 4 volte la formula)

Non è il suo sacerdote Kher-Heb[2] tenuto in venerazione in questo tempio -grande nel cielo e grande sulla terra? (ripetere 4 volte la formula)

Non si appressano i due designati dalle dee, e Hunnu[3], il bello, al sarcofago in questo istante? (ripetere 2 volte)

Non scorgiamo l’eccellente portatore del sistro appressarsi al suo tempio, sempre più vicino, benché tu te ne sia dipartito da noi?

Ecco, Hunnu, il bello, passa sul paese ogni ora,  ogni anno, nella stagione appropriata;

Egli, immagine purificata di suo padre Tenen[4], denso di profondi misteri:

Egli procede da Tum, signore sublime:

Perfetto egli è, come suo padre, il dio primogenito nato dal grembo di sua madre!

Vieni tra noi coi tuoi attributi:

Fa che quelli tra noi che non calcano il tuo sentiero siano abbracciati da te:

Avvenente in volto e grandemente amata è l’immagine di Tenen, signore dell’amore, adorato al suo apparire.

Le sue membra si sottraggono a chi voglia legarlo; –

Vieni in pace, oh signore di quelli tra noi che scorgono le due dee unite!

Non vi è né danno né duolo per i tuoi membri, poiché quelli non figurano nella tua creazione.

Oh tu, nostro capo, volgi di nuovo la faccia verso di noi, – tu potente, grande tra gli dei!

Il sentiero a te visibile non può essere descritto, oh tu pargolo Hunnu,

Poiché esso rimane, benché tu proceda attraversando cielo e terra coi tuoi attributi!

Ecco, tu sei come il Toro delle due dee – vieni, pargolo che cresci in pace, nostro signore!

Guardaci! La tua essenza esiste in noi come l’essenza di Tebha[5] esiste nel luogo della sua distruzione.

Vieni in pace, oh gran figlio di suo padre Mentu!

Nell’interno del suo tempio non temere:

Tuo figlio Oro ti vendica, e ferisce e trascina colui che tese l’agguato nascosto nella sua tana,

Lui il cui nome da una fiamma ogni giorno è divorato e distrutto di tra gli dei – Tebha perisce come esca combusta.

Quanto a te, tu hai il tuo tempio;

In esso non temere Set, né danno veruno che da lui possa essere arrecato o cagionato.

Nut[6] si avanza, e ti abbraccia piena di gioia;

Percorri il paese tra noi, profumato al tuo apparire.

Dei predoni ci osservano mentre miriamo il tuo volto splendente e malioso.

Guardate! Il nostro signore è alla nostra sinistra e guardate il volto avvenente del nostro amato signore volto verso di noi!

E’ lui! Il toro concepito dalle due mucche Iside e Nefti!

Eccolo! S’avanza il portatore del sistro dal colore di bronzo, mentre salgono le laudi;

Bello mentre lo vede, il signore, tra quelli seduti, –

Egli rampollo delle due mucche Iside e Nefti, il pargolo vezzoso ogni oltre dire!

Egli ci appare nella tua immagine, come quell’uno amato.

Guardami ora, me tua sorella Iside, amata dal tuo cuore, amata nel tuo corpo;

Amato sei, per l’alluvione del paese in questo giorno.

Incedi tra noi, nella tua gloria, –

Facci rivivere in luogo di quanto hai rimosso.

Vieni in pace, oh nostro signore, che miriamo; principe nostro!

Appressati in pace; devia la tempesta dal nostro tempio;

Manda la tua protezione su di noi come un maschio protettore! (ripetere)

Ecco! Le due dee! Guardate Osiride, toro di Amentit, che è lui solo insediato!

Grandissimo è lui tra gli dei; l’infante virile, il grande erede di Sab[7], nato ad immagine del Dio tra gli Dei!

Vieni tra le due dee vedove!

Ti circuisce il coro degli dei al completo, ed essi con te s’incontrano!

Ecco, arriva Set – grave suona il suo nome pronunciato presso il tuo sarcofago, in presenza di tuo padre, oh Ra; –

Egli viene spinto in avanti per misurarsi con dei campioni!

Vieni certamente tra i tuoi sacerdoti, in nessun’altra immagine che non sia la tua!

Il nostro signore si siede nel suo tempio in pace da solo; il grande conquistatore è il suo nome.

Dopo lunga sofferenza egli riposa, convocando un pericoloso consiglio contro i suoi nemici;

Egli colpisce il paese dei suoi disegni.

Avanzati, grande tra gli dei;

E con te il cerchio degli dei in fronte, con lo strumento per aprire la bocca[8], perché possa manifestare la tua perfezione al cospetto degli dei;

Incedi attraversando tutto il paese, grande che sei nella persona, con l’Ureo regale in fronte.

Egli lo reca nel cuore;

Al suo arrivo, tutta la favella al dio solo prediletta viene trovata; la sua anima è oltremodo amata.

Vivi in unione rinnovata con le due dee;

Le tue braccia compieranno il loro desiderio ora come prima;

Ti sei proclamato di proprio sigillo re della cerchia degli dei – loro signore!

I tuoi sacerdoti certamente arriveranno; tuo padre Ra colpisce quanto avesse in mente il male.

La cerchia degli dei si svolge sul tuo sentiero, ed essi s’incontrano con te:

Distruggi i malvagi e la grande sciagura abbattutasi sulle due controparti, Iside e Nefti:

La tua casa allestisce festini a danno (dei malfattori).

I suoi nemici vengono tolti di mezzo da lui in vari modi, quando lo vedono apparire;

Egli inonda il paese, com’è suo costume.

Egli ha tolto la sciagura da Nut; la superficie della terra egli ha messa a nudo, e l’ha trasportata via nel suo carro:

Egli ha involato e colpito i nemici di tuo padre, oh Ra, per fare giustizia secondo coscienza. Oro, tuo figliolo, è imbavagliato sì da non poterti rispondere:

Attraversa tu il paese nelle tue manifestazioni, incedi come Nut sui quattro continenti del mondo!

Tu passi sopra il paese, sui templi splendidi delle due dee, Iside e Nefti:

Man mano che ti avanzi si raddoppia l’Altezza della tua statura.

Guarda Set nel suo carro – i tuoi nemici non sono i suoi!

Vieni nel tuo tempio, oh Osiride, e ricerca il tuo posto;

Guarda, e ascolta la parola di Oro, disteso tra le braccia di sua madre, Iside:

Vinci, sì, nelle due terre, oh signore!

Compi la tua parola, conservala nel tempio, incidila, oh grande Dio;

Restringiti nelle tue manifestazioni man mano che ti avanzi dal tuo tempio, oh Osiride!

Vieni in pace al tuo seggio, oh signore, conquistatore!

Mostraci il grande toro, l’amabile signore, così come dovrà essere!

Tua anatra, tua sorella, Iside, genera i soavi profumi che ti si convengono e che ti avvolgono,

Pure la tua via non va verso di noi, oh nostro signore!

Dispensa la vita sin da principio ai fedeli!

Salve! Sorveglia l’alluvione nel paese di Tesdu[9], come non lo hai mai fatto prima!

Tua sorella ti raggiunge; essa apre per te le sue braccia, oh grande dio, vivente, grande, amato!

Essa accarezza tuo figliolo al tuo cospetto, in capo al mezzogiorno e al settentrione!

Il signore degli ornamenti, il grande maschio nel cielo degli dei, è decorato!

Provenisti da tua madre Nut; essa si effuse davanti a te al tuo nascere;

Essa protesse le tue membra da ogni male; essa ti seguì come suo pargolo.

Allontanò ogni pericolo dalle tue membra, specialmente quello che ti fu fatale, oh bambino, signore.

Egli proviene da Nut; egli sorveglia questo paese come se si trattasse della sua testa, egli l’unico signore, il bambino!

Tu provieni da questa mucca che concepisce per opera degli dei, oh tu che dischiudi il mondo degli inferi a suo tempo!

Ecco! Il pargolo segue; tuo padre Ra non rimane;

Oro tuo figliolo ti vendicherà sul nemico per ogni danno da lui arrecato.

Vieni al tuo tempio, e non abbi paura!

Vieni al tuo tempio, e non abbi paura!

Guarda i due designati dalle dee! Guarda gli eccellenti portatori del sistro!

Appressati al tuo tempio! Cresi due volte e oltre in statura nel tuo tempio!

Ecco gli dei ai loro posti! Io sono la gloriosa sorella del fratello maggiore di lei!

Tua sposa, figlia anziana di tua madre!

Vieni da me, raggiungi il mio cuore che vorrebbe guardarti;

il dorso non te l’ho mai visto – sgombra la nostra via, davanti a me.

Guarda Ra in cielo! Proteggi, oh Nut, il paese!

Stendi un’ombra per il paese come lo fa Ra: infiamma il cuore, perché tu possa sfuggire al male:

Infiamma il cuore, per far sì che tu mi raggiunga!

Già! Non puoi prevenire che io mi volga verso di te.

Sicure sono le dimore di Osiride che ritorna sui suoi passi!

Cerco l’amore: guardami come vivo nella città, grandi sono le tue mura:

Mi struggo perché tu mi ami – vieni tu solo, ora che te ne sei dipartito!

Guarda tuo figlio, che fa si che Tebha[10] si ritrae dalla sua distruzione!

Mi trovo nascosta tra le piante, e nascosto è tuo figlio da non poter risponderti, mentre permane questa grande sciagura!

Quanto a te poi, non vi è lasciata traccia della tua carne:

Seguo te solo e veglio sulle piante, di cui ognuna serba del pericolo per tuo figlio, –

Ecco, io, una donna, ad affrontare tutto!

Guarda questo bambino maschio! Già, lo so, io e colui che apre le vie, Osiride.

Io ricalco le tue vie, mi volgo indietro verso mio fratello maggiore, fuggendo il pericolo.

Infiammo i cuori di centinaia di migliaia, e medito grave sugli dei.

Guardaci, oh dio! Fa sì che il tuo amore non venga meno alla nostra vista, maschio che sei, amabile signore, dominatore d’Egitto, signore eterno!

Salvati con la vita, principe eterno; distruggi quelli che ignorano la dea, tu dominatore dell’alto e del basso Egitto, il signore!

Comanda a Deseret[11]: – non vi rimani,

Poiché pieno di me è il cuore Egitto, signore eterno!

che il tuo amore non venga menoalla nostra vista, maschio che sei, amabile signore, dominatore d’che in lui palpitava, fratello maggiore, signore!

Comanda sul nomo (distretto) di Ichertet[12] !

Vieni da me coi tuoi attributi! Vieni in pace!

Vieni in pace, oh dominatore dell’alto e del basso Egitto, oh principe!

Vieni in pace per l’amore che ti serbiamo – vieni come l’alito, come il mio amore al vederti!

Le mie braccia si levano a proteggerti; amami!

Amami nelle due orbite dei Regni d’Osiride, piene delle contemplazioni che ti offro!

Vi ricevi una benda per la tua chioma, per distinguerti tra quelli che vi dimorano;

Brezze t’investono profumate, oh sposo, fratello maggiore, signore diletto!

Vieni in pace al tuo tempio – ecco l’eccellente portatore del sistro si avvicina alla tua casa, col suo strumento musicale fissato sul braccio. (ripetere 2 volte)

Tu prendi dal tuo sarcofago i tuoi tesori quale maschio di Amentit, il luogo del tuo sarcofago;

Il tuo corpo si trova davanti al tempio di Hennu. Salve! In nome tuo di principe perenne!

Oro viene a te in forza;

Egli rimuove le tue membra e raccoglie le tue emanazioni e le tue reliquie:

Il gran dio si avvicina alla tua parola, e va in soggezione alla vista dei tuoi attributi.

Vieni in pace, oh nostro signore, bambino, poiché continuamente Oto tuo figliolo ti vendica.

Vieni davanti al tuo tempio – dà l’abbondanza al tuo sacro tempio, che ami, oh principe, capo, forte che sei!

Rompi e apri davanti ai nostri occhi l’Uovo unico, oh forte che sei, figliolo valoroso!

Ecco, quest’uno è lo squarciatore del corpo, maestro nell’arte – il dio Geb si trova davanti a sua madre.

Vistosi sono i miei ornamenti, ché quello generato in Amentit è diletto:

Egli ha vinto le sciagure, egli è signore dei morti, il toro di Amentit, nato da Oro-Ra dei due orizzonti, il bambino amato da quello che lo vede.

Vieni da noi in pace, due volte rinnovato – risparmia i tuoi castighi;

Sventa l’attimo nefasto, oh nostro signore!

Vieni da noi in pace, due volte rinnovato! Lodato sia il bambino.

Il fratello maggiore viene in pace, gioiosamente, e viene il sovrano cercato d’Egitto, il principe eterno, auqle “Cuore Sereno”[13].

Ché sereno è il tuo cuore, oh nostro signore; vieni al tuo tempio – non temere i grandi mali.

Non hai tu ascoltato la parola pronunciata alla tua festa Heb?

Guarda, l’eccellente portatore del sistro!

Viene al tuo tempio il coro degli dei in cerca di te, oh bambino, signore, primo artefice del corpo.

Il pargolo che ami è al tuo cospetto, l’erede predestinato, il figliuolo diletto.

Provengono dal tempio, visibili e udibili, le pene d’Iside da te causate, sul sentiero che mena al tuo luogo.

Porgi rimedio a         quelle che ami;

Esse ti piangono con le chiome sciolte, – davanti a Un-Nofer, il signore dei doni, il principe grande nel suo terrore, il dio sopra i cieli!

Gli dei ti prepararono l’alluvione – si produce per te ogni giorno.

Ecco! L’essenza divina degli dei si sparge sulle membra di lui:

Guardate! Egli fa vivere quelli del tempo remoto e gli esseri umani d’allora, – egli signore dei doni, principe fecondatore,

Grande signore, pianta dispensatrice di vita, che concedi due volte o più la misura di pace degli dei!

Vi sono offerte funebri per le anime dei trapassati, e per Seshta[14], il signore del letto di morte, il signore dell’occhio sacro, nel santo orizzonte del tempio.

Egli splende alla sua stagione, e brilla alla sua ora, –

Tu sei Khu, accompagnato da radiazioni.

Splendi alla sinistra di Tum –

Guarda, sei sul seggio di Ra, e riveli i suoi splendori.

La tua mummia vola con l’anima verso Ra.

Diffondi la luce sul far del giorno, e riposi a sera, ecco il tuo operato quotidiano;

Perché sei alla sinistra di Tum che non ha fine, ch’è eterno. Ti ergi in alto, e l’odio dei miserabili è soffocato in germe, prima che i suoi effetti si abbattano su di te.

Egli ribatte l’attacco dei nemici che lo minaccia.

Il dio Imsethi[15], ecco il tuo erede;

Fa sì che ciascuno tra gli dei lo esalti.

Ispira il coro degli dei con la tua vittoria; occupati di Ra ogni giorno.

Guarda l’immagine alla tua sinistra – guarda l’immagine degli esseri viventi, poiché tu sei Tum, nunzio di Ra.

Si dispone l’intero coro degli dei sopra il tuo capo, invocando la gioia di esso, e una pioggia di fuoco sui tuoi nemici.

Il nostro voto ti raggiunga, che la tua polpa possa riabbracciare le tue ossa; la tua parola viene decretata ogni giorno.

Appressati come Tum nella sua stagione, senza voltarti: i tuoi tendini sono forti, oh tu che apri le vie!

Egli ti riporta alle montagne, egli fende il luogo della sepoltura;

Ti appartiene tutto Ta-Deseret[16].

Per te vi sono le due, Iside e Nefti – rafforzaci, poiché esse meditano sulla tua immagine.

Le tue membra sono come tronche; quelle cercano di legare la tua salma.

Nessun male loro incoglie quando ti si avvicinano con le chiome sciolte!

Vieni a noi tutto quanto, poiché ricordi:

Ti affacci coi tuoi attributi al paese; modifica il tuo potere.

Poiché la tua pace viene proclamata per noi, oh signore, erede dei due troni, unico dio sublime, designato tra gli dei: ogni dio ti adora!

Tu vieni; è il tuo tempio; non temere, diletto di Ra, diletto delle tue due immagini;

Abbi pace nel tuo tempio; le tue parole sono eterne!

Ecco! I due designati delle dee! Ecco! L’eccellente portatore del sistro!

Vieni al tuo tempio – egli si rallegra di te doppiamente amato nel tuo tempio, oh bambino, come di essere amato!

Ascolta! Vieni, vieni tra noi: grande è la tua protezione, di te il nostro diletto: vieni al tuo tempio, non temere.

Guarda gli dei del cielo! Guarda gli dei della terra!

Guarda gli dei abitatori del luogo dei morti! Guarda gli dei abitatori dello spazio universale!

Vieni a noi che ci troviamo agli ordini della tua donna, ciascuno amato da te, il primogenito, signore dell’amore; gloria a lui!

Vieni a me, tu che unisci il cielo alla terra, che getti la tua ombra giornalmente sul paese, messaggio del cielo alla terra!

Salve! Appressati anoi con me, sposa primogenita nella città!

Cerca il nostro signore – attraversa il paese per avvicinarti al nostro signore!

Vieni a me, tu messaggero del cielo, che cambi le cose:

Fa sì che il dio arrivi alla sua casa, respirando di nuovo con l’alito delle tue narici!

Ecco! L’alito del signore aleggia nel suo gran tempio!

Gloria a Ra,  il vendicatore; egli non si oppone a quanto ti appartiene; ma egli ha recato pena al desiderio del tuo cuore!

Ascolta, re gioioso, pargolo bello! Salve, oh signore amato!

Vieni a me, oh signore; tu che ti rendi visibile ogni giorno, fratello maggiore!

Vieni, ascoltaci; grandi sono le due tue braccia! Ecco! Il tuo vendicatore! Le due braccia ti sollevano buone due volte in alto!

Esse sono la tua protezione, maschio, signore, bambino, pargolo!

E’ il vendicatore, nostro signore – ecco, io sono figlio di Geb!

Non dipartirti da me nel tuo tempo – già! Non è sempre il momento suo!

Seguo i tuoi sentieri, dopo che li hai calcati, signore da me amato,

Tu che aleggi sulle plaghe, né ti arresti nel tuo passaggio:

Ardo d’amore per te! Salve! Appressati!

Guarda, io piango te solo; vieni a me che corro di qua e di là nel desiderio di vederti;

Mentre ti tengo dietro, desidero di vederti il volto!

Salve, tu che sei invocato nel tuo tempio, dove sei doppiamente protetto nella tua pace!

Salve, salve a te! Il nostro signore arriva al suo tempio; le nostre braccia lo proteggeranno in fondo al suo tempio.

Il nostro signore viene in pace al suo luogo: quando avrai preso dimora nel tuo tempio, non temere!

Sì! Due volte lodato è il nostro signore, con acclamazioni, poiché grande è Dio.

Vieni in pace e con verità; avanzati sotto a Ra, possente tra gli dei, eletto!

Vieni in pace, bambino cercato!

Vieni coi tuoi attributi da bambino: il maligno è precipitato; Oro è principe.

Egli è grande al tuo cospetto; egli non è più alto di te nel suo ambito.

Ecco, le due dee, le sole amanti il padre, signore delle gioie!

I cuori del coro degli dei della regione di Fayum esultano per te;

Il tuo sacro tempio serba le tue beltà; il coro degli dei è invaso da terrore al vederti minaccioso e il paese trema di spavento.

Io sono tua sposa, fatta dalla stessa tua materia, tua sorella maggiore, anima di suo fratello.

Egli viene ed è visibile, il signore diletto, doppiamente lodato, il grande Uovo.

Egli viene ed è visibile, il pargolo; il bambino si avanza, egli arriva ed è visibile.

La distesa della terra ti piange; le plaghe ti lamentano, Seshta[17];

Cielo e terra ti piangono, ché grande tu sei tra gli dei.

Non sono pochi quelli che adorano l’anima tua – vieni al tuo tempio, non temere.

Oro tuo figliolo abbraccia l’ambito del cielo; Bebi[18] prevale; non temere.

Oro tuo figliolo si vendica davanti a te; egli rovescia per te i malvagi e gli intriganti.

Salve, oh signore, il cui splendore in aumento viene scorto giorno per giorno; la flagranza delle tue membra si assomiglia ai profumi di Punt.

Lodati siano quelli che sono morti e in pace; e tutto il coro degli dei ne esulta.

Vieni dalla tua sposa in pace; il suo cuore palpita per il tuo amore; essa non è stata abbracciata sin dalla tua dipartita.

Il cuore di lei si delizierà al vederti – i tuoi vezzi la raggiungono nel tuo sarcofago.

Essa preserverà le tue membra dal dolore e dal danno, come mai prima.

Vieni a rivivere al cospetto della tua sposa! Salve!

Veglia oggi sull’alluvione nei campi di Afroditopoli – porgi del grano, più del doppio – non permettere che vi dimori sia pure la sola parvenza di male.

La Mucca[19] ti piange con voce sonora; sei il diletto del suo cuore; il suo cuore palpita, incantato, per te;

Essa cinge le tue membra con le sue braccia, e accorre di continuo per darti la pace.

Guarda, la vendetta di lei è compiuta per te; essa è possente in grazia tua;

La tua carne essa ha ricostituita avvolgendone le tue ossa; e ha raccolto il tuo respiro, per te, al tuo cospetto, e ha ricongiunto le tue ossa.

Tua madre Nut viene a te in pace, essa ha emanato vita dal proprio grembo;

L’anima rinnovata è resa doppiamente solida – è l’anima tua, oh maschio concepito, signore delle donne!

Ecco dell’unguento per la tua chioma per quando giungi alle sfere degli dei –

Unguento per la tua chioma consacrata. Ecco, egli si avanza – egli viene!

Vieni in pace due volte, re d’Egitto, principe!

Vieni in pace, signore di Sais; le sue[20] braccia sono tese verso di te, oh Shenthit[21], e il suo cuore ti palpita incontro!

Sei come Dio – avanzati con amuleti divini, poiché ecco! Essi non si trovano sopra il suo bambino per proteggerlo.

La tua chioma è come il turchese sul suo corpo, al suo arrivo nei campi coltivati:

Con turchese la tua chioma è attorcigliata e con lapislazzuli, il più pregiato:

Ecco! Il lapislazzuli è sulla tua chioma: la tua pelle e la tua carne sono come il ferro del mezzogiorno; le tue ossa sono fatte d’argento.

Io sono come un bambino: i tuoi denti sono per te come fine lapislazzuli:

Di soavi profumi è cosparsa la tua chioma, di unguenti che emanano da lui stesso.

I capi sono al tuo cospetto come lapislazzuli. Sab si leva con te con offerte, facendo sì che lui, il gran Dio, gli si avvicini.

Egli che si avanza al cospetto del grande erede, il quale procede da Ra, il primogenito, principe bello, dal volto divino, l’anima vivente di Istennu (Thot) –

Il bambino discendente dal Dio della vista e dell’udito, il primogenito, principe degli orizzonti orientale e occidentale, erede di Sab.

Egli dà a te ogni evoluzione di Aton, Dio del Sole – vieni al tuo tempio, oh Osiride, che apri le vie degli Dei:

Tu apri i due tuoi occhi e getti uno sguardo tra di loro.

Sventa le intemperie e le piogge, e dispensa la luce del sole al paese, per fecondarlo durante la notte.

Vieni al tuo tempio, oh Osiride Khen-Amentit; vieni al tuo tempio!

Vieni col corpo dell’Ureo in testa: i due suoi occhi splendono sopra le due sfere degli dei.

Esaltato due volte è il principe, signore nostro.

I tuoi nemici  sono destinati alla strage, dato che non reggono affatto al tuo nome.

Rendi ferme le tue membra, oh Un-Nofer – vita, perseveranza e salute;

Poiché la tua carne dà riposo al cuore, oh Osiride, bello.

Ecco, s’avanza con te, e al tuo cospetto, questo dio Hu[22], e Tatenen tuo padre che regge il firmamento; e tu sei il quarto dio che vi s’avanza.

La tua anima vola ad oriente, poiché tu sei come l’immagine di Ra.

Gli abitatori dei regni dei morti sono accolti con gioia:

Sab, che vi si trova, te li apre.

Vengono a te con un’offerta, e si mettono in viaggio per recarti un’offerta da Deddu.[23]

Osiride cresce di statura al tuo cospetto – il doppio e più, e ha la pace nel volto.

Ti raggiunge Iside, signora dell’orizzonte, che si è generata da sola nell’immagine degli dei.

E’ lei che è vendicata davanti a te – è lei che è vendicata davanti a te!

Essa s’è vendicata al cospetto di Oro, la donna che s’è fatta maschile attraverso il padre di lei Osiride.

Avanzati e guarda colui che schiude le vie[24], il venerabile portatore dell’Ureo!

Avanzati come Ra; avanzati come il discepolo dell’occhio che avverte Tum, quando Ra splende come capo più del doppio! Guardate! Egli viene!

 

CHIOSA

Questa litania è stata compilata dal sacerdote del tempio di Het[25], depositario di Amon del rango di Sa[26], il sacerdote Nes-Amsu, figlio del sacerdote Pedi-Amon, per il Re dei due paesi, egli essendo il portatore di sistro di Amon-Ra, e figlio di Ta-Mut, donna da Tunra.

Documenti redatti nel 12° anno, 4° mese estivo, nel giorno del Faraone (vita, perseveranza e salute) Alessandro[27], figlio di Alessandro principe del dio e padre; – egli essendo pure sacerdote di Amon-Ra, re degli Dei, sacerdote di Oro il Ra, il grande bambino, supremo, primogenito di Amon; sacerdote di Amon dalle due corna, sacerdote di Khonsu nel centro di Bennit[28], sacerdote di Osiride dei grandi peschi, sacerdote di Osiride del centro di Ishrel, sacerdote di Amon-ha-set nel centro di Ipui, sacerdote Uab del Re nel tempio principale tra quelli di Amon, preposto ai sacerdoti Sa di secondo grado; depositario del tesoro del Dio Amon, designatario di Amon, dei sacerdoti Sa di secondo e quarto grado; sacerdote di Nofer-Hotep, il gran Dio; sacerdote di Nofer-Hotep bambino, sacerdote di Osiride, Oro, Iside e Nefti, sacerdote del tempio di Het, sacerdote di Amsu; sacerdote di Hathor, signora di Het-Sekhem[29]; sacerdote di Mehyt, sacerdote di Tum, signore di Het-Sekhem, designatario di Nofer-Hotep dei quattro gradi dei sacerdoti di Sa, sacerdote del capo di Nofer-Hotep sacerdote degli Dei.

 


[1] Titolo di Osiride: “dentro il mondo degli inferi”

[2] Officiante durante la festa Heb

[3] Dio del Sole

[4] Osiride

[5] Set

[6] Dea della notte, madre di Osiride

[7] Altro nome di Geb, dio della terra, padre di Osiride

[8] Cerimonia religiosa

[9] Afroditopoli

[10] Set

[11] Paese dei morti

[12] Mondo degli inferi

[13] Osiride

[14] Uno degli dei del mondo degli inferi

[15] Dio della luce

[16] Paese dei morti

[17] Qui è usato per Osiride

[18] Altro nome di Oro

[19] Hator

[20] cioè della città

[21] Osiride

[22] Un dio della terra

[23] La città celeste

[24] Osiride

[25] Diospolis Parva

[26] Grado sacerdotale

[27] Alessandro II, figlio di Filippo Arideo.

[28] Parte di Tebe.

[29] Capitale del Nomo VII, Alto Egitto