I lamenti di Iside e Nefti – Papiro di Berlino 1425
I Lamenti di Iside e di Nefti – (Papiro di Berlino 1425)
Invocazione relativa alle gloriose gesta compiute dalle due dee del tempio d’Osiride, Khent-Amentit[i], il gran dio di Abido; celebrata nel 4° mese estivo, giorno 25°; così pure da celebrarsi in ogni sarcofago consacrato ad Osiride durante ciascuna delle feste di Heb[ii] indette in suo onore.
Gloria all’anima sua! Ricostituite la sua salma!
Sia lodato lo Spirito suo! Insufflategli l’alito nelle narici e nell’arsa gola!
Rendete la gioia al cuore d’Iside e a quello di Nefti;
Insediate Oro sul trono di suo Padre;
Date vita, perseveranza e potere ad Osiride Thentirti[iii],
Nato dalla grande abbandonata, che pure si chiama Pelses, la verace –
Gloriose sono le gesta di lei, secondo i detti degli dei.
Ascoltate ora, Iside parla, –
Vieni al tuo tempio, vieni al tuo tempio, oh An[iv]!
Vieni al tuo tempio, che i tuoi nemici più non vi sono!
Guarda l’eccellente portatore del sistro – vieni al tuo tempio!
Ecco io, tua sorella, ti amo – non dipartirti da me!
Guarda Hunnu[v], bello!
Vieni al tuo tempio subito – vieni al tuo tempio subito! Guarda come il mio cuore pena per te;
Guarda come ti cerco – come cerco di te per vederti!
Ahimè, sono impedita di vederti –
Sono impedita di vederti, oh An!
Benedetta chi ti scorge – vieni alla sola che ti ama!
Vieni alla sola che ti ama, oh tu che sei bello, Un-Nofer[vi], che hai cessato di vivere.
Vieni alla tua sorella – vieni alla tua sposa –
Vieni alla tua sposa, oh tu che dai riposo al cuore.
Io, tua sorella, nata da tua madre, faccio il giro di tutti i tuoi templi,
Eppure non riesci a raggiungermi:
Gli dei, e gli uomini al cospetto degli dei, piangono per te nello stesso tempo, quando mi vedono!
Ecco, t’invoco d’un pianto che si leva in alto quanto è alto il cielo, –
Eppure non odi la mia voce. Ecco io, tua sorella, ti amo più di tutto quanto in terra –
E tu non ami un’altra come ami tua sorella –
Certo non ami un’altra come ami tua sorella!
Ascoltate ora, Nefti parla, –
Guarda l’eccellente portatore del sistro! Vieni al tuo tempio!
Fa che il tuo cuore gioisca, chè i tuoi nemici non ci sono più!
Tutte le tue sorelle divine ti sono ai fianchi e fanno cerchia intorno al tuo guanciale,
Chiamandoti per nome piangendo – ma tu sei disteso sul tuo giaciglio!
Porgi ascolto alle parole maliose espresse da noi e da chiunque sia di anima nobile tra noi!
Toglici ogni pena dal cuore che siamo le tue sorelle,
Oh tu che sei forte tra gli dei, – potente tra gli uomini che ti vedono!
Veniamo innanzi a te, oh principe, nostro signore;
Rivivi ai nostri sguardi, chè vogliamo rivederti;
Non volgere da noi il tuo volto;
Addolcisci i nostri cuori quando ti scorgiamo, oh principe;
Abbellisci i nostri cuori quando ti scorgiamo!
Io, Nefti, tua sorella, ti amo;
I tuoi nemici sono sopraffatti, non uno n’è rimasto.
Ecco, io sono con te; proteggerò le tue membra per sempre, in eterno.
Ascoltate ora, Iside parla, –
Lodato sia An; tu splendi su noi dal cielo ogni giorno.
Eppure non sappiamo vedere i tuoi raggi.
Tehuti[vii] ti protegge; egli fa sì che la tua anima sia sistemata entro la barca di Maadet[viii], grazie al potere magico del tuo nome “Jah”!
Vieni a me; chè vorrei vedere te e i tuoi vezzi a mezzo dell’occhio Uazit[ix], –
Grazie al potere del tuo nome di “Signore delle sei feste”.
Le tue regali ancelle ti sono al fianco e non si scostano;
Tu prendi possesso del cielo per il prodigio dei tuoi terrori, e col potere del tuo nome di “Principe delle quindici feste”!
Tu splendi su di noi come Ra, il signore –
Ardi su di noi come Tum.
Gli dei e gli uomini rivivono al vederti – splendi su di noi;
Illumina i due paesi[x];
I due orizzonti si aprono ai tuoi sentieri.
Gli dei e gli uomini ti si accompagnano;
Nessun male loro incoglie dal tuo splendore,
Né per il tuo viaggio nella barca celeste lassù[xi].
I tuoi nemici hanno cessato di esistere, poiché io ti proteggo, oh Ra, oh signore!
Vieni a raggiungerci come un bambino, tu primo grande dio solare.
Non dipartirti da noi che ti vediamo!
Procede da te il forte Orione nel cielo vespertino, quando i giorni vanno a riposo uno dopo l’altro!
Chè, sono io, all’approssimarsi del periodo di Sothis, che veglio su di lui,
Né me ne stancherò; poiché ciò che da te proviene è sacro.
Un’emanazione tua dà vita agli dei e agli uomini, ai rettili e agli animali tutti, ed essi vivono in virtù di essa.
Vieni a noi dalla tua stanza, nel giorno in cui la tua anima genera emanazioni, –
Il giorno in cui offerte su offerte vengono innalzate al tuo spirito, il quale fa sì che tanto gli dei che gli uomini vivano.
Lodato sia il Signore, chè non vi è dio che ti eguagli, oh Tum![xii]
L’anima tua possiede la terra, e le tue immagini il mondo degli inferi;
Ebbene, esso è preparato e contiene il tuo sarcofago nascosto.
Tua sposa è pronta a proteggere te, e pure Oro tuo figliolo, quale principe delle terre.
Ascoltate ora, Nefti parla, –
Guarda l’eccellente portatore del sistro! Vieni al tuo tempio, Un-Nofer, deceduto, – vieni a Deddu!
Guarda il toro, generato!
Vieni ad Anep (Mendes), al recinto diletto!
Vieni a Khar! Vieni ai due Deddu (Mendes e Busiris), luogo amato dall’anima tua, e così pure dalle anime dei tuoi padri!
Tuo figlio, Oro bambino, nato dalle tue sorelle divine, è al tuo cospetto.
Sono io che t’illumina e ti protegge ogni giorno –
Non mi dipartirò da te per sempre!
Oh, An, vieni a Sais, poiché il tuo nome è “Sau” (protettore)[xiv]!
Vieni ad Aper! Guarda tua madre, Nut, oh tu bambino vezzoso!
Non dipartirti da lei! Vieni alle sue poppe; vi è l’abbondanza!
Tua sorella pure è bella, non dipartirti da lei, oh figliolo!
Vieni a Sais, oh Osiride,e a Tarud,
Colei che è chiamata pure Nisep, nata da Pelses, deceduta!
Vieni ad Aper, tua città, tua sede, e al tempio di Deb!
Riposerai in eterno accanto a tua madre!
Essa preserva le tue membra e sparge il terrore tra i tuoi nemici, chè essa protegge le tue membra per sempre.
Guarda l’eccellente portatore del sistro! Vieni al tuo tempio!
Vieni, guarda Oro tuo figliolo quale principe degli dei e degli uomini;
Egli prende possesso delle città e dei distretti col prodigio dei suoi terrori;
Cielo e terra sono pieni di timore di lui,
E i barbari vanno in soggezione sotto i suoi terrori. I tuoi figlioli sono tra gli dei e gli uomini,
E gli orizzonti orientale ed occidentale sono tra gli attributi delle tue gesta;
Le due tue sorelle ti sono ai lati, a purificarti l’anima,
E Oro tuo figliolo ammette i tuoi attributi. Te ne derivano offerte funebri e altre – nepente, tori e oche:
Tehuti fa il bando delle tue feste Heb, e t’invoca con le sue formule protettrici;
Oro ti copre le membra con le sue protezioni;
Ogni giorno Oro tuo figliolo rende gloria al tuo spirito,
Ed egli rivendica il tuo nome con offerte per la tua anima sistemata nel sarcofago segreto.
Come per gli dei, le loro braccia recano vasi da libagione per purificarti lo spirito.
Vieni ai tuoi figlioli, oh principe, nostro signore, né dipartirtene,
Ecco, egli arriva!
[i] Un titolo di Osiride: “Dentro il mondo degli inferi”
[ii] Heb – una festa speciale
[iii] Thentirti – nome di Osiride
[iv] An, il dio del sole (o della luna)
[v] Nome del dio del sole
[vi] Uno dei titoli di Osiride
[vii] Thoth, il dio della sapienza
[viii] Barca del tramonto
[ix] Occhio magico di Osiride che reca salute e felicità a chi lo porta
[x] Basso e Alto Egitto
[xi] Barca di Ra, dio del sole
[xii] Tum o Atum – sole, padre di Osiride, dio di Eliopoli
[xiii] Mendes
[xiv] Gioco di parole con “Sais”