La Loggia FOGC – Ordine Massonico della Centuria d’Oro

La Loggia FOGC – FreimaurerOrden des Goldenen Centurium

L’Ordine Massonico della Centuria d’Oro

Un articolo del dr. Adolf Hemberger (alias Dr. Klingsor)

La Loggia FOGC

La Loggia FOGC

Era una loggia puramente magico-mistica, fondata a Monaco nel 1840 da alcuni borghesi e ricchi industriali tedeschi. Questa loggia esistette fino al 1933. Solo 99 persone di sesso maschile potevano appartenere a questo gruppo esoterico segreto. Questa loggia praticamente non si mostrò mai apertamente.

La loggia non aveva nulla a che fare con la Massoneria regolare. Non possedeva i corrispondenti gradi, ranghi e livelli di realizzazione. L’avanzamento ad apprendista, compagno e maestro era solamente a carattere simbolico. Tutti i segreti erano dati durante l’iniziazione. Gli altri “gradi” non erano ranghi, ma solo delle pietre del tempio che erano fornite di numero e nome. Le loro intenzioni erano orientate alla demonologia, ovvero essi cercavano, alleandosi presumibilmente con le forze spirituali negative, di ottenere vantaggi personali, influenza, potere e denaro. Per tale ragione essi si ponevano sotto l’influenza dello spirito di Marte Bartzabel, oppure l’antico dio-toro Astaroth, o Belial o Asmodeo e questo, come demone presiedente della loggia, prendeva il numero 100.

Similmente alla roulette russa (praticata anche dalla Setta degli Assassini che esisteva ancora a cavallo del secolo [inizio 1900] nell’Europa centrale), ogni cinque anni (se nel frattempo non era morto nessun membro della loggia) veniva eseguita un’estrazione per un “candidato a morte” (il 23 giugno) la sera della vigilia di S. Giovanni. Questo candidato a morte serviva da sacrificio per i servizi ricevuti dalle potenze trascendentali in cui la loggia credeva. Il candidato era determinato dall’estrazione di un numero o di una pallina. Nel secondo caso venivano messe in un sacchetto 98 palle bianche ed 1 nera. Chiunque venisse estratto, secondo il regolamento dell’ordine, diveniva proprietà del demone della loggia, ovvero doveva bere un veleno mortale durante la riunione di quella sera.

Il gran maestro di questa organizzazione, realmente “macabra” e oscura, aveva l’autorità di chiedere l’estrazione tre volte se il “fato” aveva fatto in modo che la palla nera toccasse a lui. La fortuna ed il capitale del membro “sacrificato” finiva nella tesoreria della loggia. Il suo posto a sedere, il numero e lo spirito servitore venivano assegnati al nuovo membro subentrante che andava iniziato nello stesso giorno. Presumibilmente la loggia padroneggiava la teoria e la pratica di quasi tutte le tecniche di magia nera. Ogni membro era legato al demone della loggia da giuramenti, rituali di sangue e patti mentali. I rituali più importanti erano presi da lavori di magia cerimoniale (vedi “Heptameron”; Waite: Magia Cerimoniale; Stroessner-Bachhausen: “Freimaurerei und Magie”; etc.). Erano usati anche la lotta telepatica e lo strumento a raggi Tepafono (vedi Fraternitas Saturni e Orden Mentalischer Bauherren)

Risorse:

Quintscher: “Denu Val Gumas”
Bardon: “Frabato”

Ulteriori informazioni su questa loggia furono date da Gregor A. Gregorius oralmente a Guido Wolther (Maestro Daniel), 33° grado della Fraternitas Saturni e suo gran maestro per un periodo, anche membro del Droit-Humain Order

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Considerazioni di Maestro Daniel sulla Loggia FOGC

 Ordine Massonico della Centuria d’Oro

 Trascritto da un cifrario segreto di Maestro Daniel (Guido Wolther) della Fraternitas Saturni.

E’ esistita questa loggia? Non è esistita? Quante persone avevano cercato di capirlo, quando la conversazione verteva su quest’organizzazione di uomini quasi leggendaria – accusata di praticare arti demoniache e di fare ogni tipo di azione malvagia. Alla fine questa loggia divenne famosa a causa del romanzo autobiografico “Frabato” di Franz Bardon. Bardon era allievo di Quintscher[1]. In questo romanzo Bardon marchia i membri del FOGC come veri mostri di magia nera. Nel libro del dr. Klingsor: “Experimentalmagie” questa organizzazione è solo brevemente menzionata con riferimento al “Frabato” di Bardon (nel libro “Experimentalmagie” il dr. Klingsor si mette un aureola in testa).

Ora – i membri di questa “associazione magica”  non erano certamente dei pii Cattolici o Protestanti. Sono praticamente sicuro che non lo fossero. Io posso dire con certezza: ebbene sì, esisteva una loggia FOGC, e potrebbe esistere ancora oggi. Ma per una ragione speciale non voglio dire nulla di ciò. Non perché io stia tremando di paura – ma semplicemente per motivi di fraterna lealtà verso i membri che non vogliono essere nominati per ragioni che sono ovvie. Dopo tutto, essi sono 99 personaggi della politica e dell’alta finanza. Molti potrebbero chiedersi: com’è possibile che politici e bancari appartengano ad una loggia dichiaratamente magica? Ciò non si addice a questa società di “gente elettronica” e ragazze in minigonna… Essi potrebbero essere considerati come appartenenti ad una associazione “poco seria”. Perché dunque? Le chiese, le logge massoniche e le altre organizzazioni non hanno in fondo gettato via tutta questa “zavorra mistica”?

Dunque qual è la forza che spinge queste persone ad uscire dalla corrente ed entrare in un campo che, solo per la sua esistenza, rappresenta un paradosso vivente? Io non penso che sia snobismo. Snob e playboy non entrano consciamente in un territorio pericoloso ed in giungle in cui, tra la fitta boscaglia, la pazzia attende in agguato il suo bottino. Qualunque siano le loro motivazioni, ciò non è importante al momento, così come la questione se fosse bianca o nera (la loro magia).

Ciò che mi è permesso dire su questa loggia lo farò adesso. Le radici della FOGC non vanno troppo lontano nel passato e questa loggia manca di rituali o tradizioni storiche. Essa ha dei tratti Theroniani . Essa si appoggia in parte sui rituali della Golden Dawn senza accettarne però gli insegnamenti razziali.

Il numero degli affiliati era di 3 x 33, dunque 99, ovvero c’erano 99 gradi ed ogni grado era dato solo ad un membro. Il centesimo posto apparteneva al cosiddetto eggregore della loggia, od il demone con cui ogni membro doveva firmare un patto di sangue. Il neofita doveva sottoscrivere il suo testamento lasciando la maggior parte della sua fortuna alla loggia.

Non c’erano ranghi o titoli speciali, ogni membro aveva un numero. Il gran maestro aveva il numero 99, non il numero 1.

I numeri 1-33 rappresentavano i gradi di apprendista, 34-66 i gradi di compagno e 67-99 erano i gradi di maestro.

Gli ornamenti dei gradi di apprendista erano: per gli incontri regolari e festivi della loggia: mantello e grembiule con bande blu ed anche l’anello della loggia.  Nei rituali magici in aggiunta indossavano una toga blu. Insieme al mantello e al vestito blu indossavano una mascherina blu.

I gradi 34-66 indossavano mantello e grembiule con una banda rossa e due coccarde, una fascia e una collana di gioielli attorno al collo. Per i lavori magici indossavano anche una toga rossa con un corda dorata e l’anello della loggia. La loro mascherina era rossa.

I gradi 67-99 indossavano mantello e grembiule bordati con una banda rosso-nera e 3 coccarde dorate, fascia, collana ed anello. In aggiunta avevano anche una spada. Durante i rituali magici indossavano anche una toga nera con un cordone dorato. Il Gran Maestro aveva il diritto di indossare una toga dorata ed una maschera dorata. La maschera degli altri maestri era nera. Il saluto convenzionale era lo stesso per tutti i 99 gradi – la stretta dei polsi.

Tutti i rituali avevano come obiettivo di ottenere livelli di iniziazione sempre più elevati, ma la loro intenzione era sempre quella di ottenere, per ogni livello e per quanto possibile, maggiore influenza, più potere e più ricchezza. La stretta osservanza era la regola. La struttura gerarchica richiedeva il necessario riconoscimento della parola del maestro. Ogni neofita, per essere ammesso alla FOGC, doveva provenire da una Loggia Massonica rossa[2] e doveva avere un grado elevato in una loggia puramente magica, ovvero doveva avere un elevato sviluppo nelle conoscenze magiche. Era anche richiesto al neofita che fosse una persona influente nella vita pubblica, che fosse economicamente indipendente o, quantomeno, avesse persone influenti nella sua stretta cerchia di amicizie. Si può vedere come non fosse facile entrare in questo circolo.

Il neofita era fornito, dopo la sua effettiva ammissione, di un cosiddetto “demone” aiutante. In realtà, ovviamente, questo non era altro che un imagospurius mutuamente creato (vedi il libro Iniziazione all’Ermetica di Franz Bardon per la tecnica usata) da 99 esperti magici. In pratica questo era un reale arricchimento ed un aiuto gratificante per il neofita.

Qualcosa di completamente diverso, tuttavia, era il patto di sangue con il demone della loggia. Qui veniva chiaramente espresso il completo vincolo con la trascendenza. Le opinioni di quale demone fosse, o sia, sono molto divergenti. Comunque posso affermare con certezza che vi erano 2 demoni che erano ritualmente venerati nella loggia FOGC. Il primo era il demone Belfagor e l’altro era Asmodeo, che corrisponde a Aschmunadai, menzionato da Rah Omir Quintscher [vedi anche Pratica dell’Evocazione Magica di Bardon]. Ogni evocatore sa che non è facile come “mangiare ciliegie insieme” trattare con questi due tipi quando li si evoca, in quanto essi sono estremamente intelligenti, brutali e, non ultimo, assetati di sangue nel vero senso della parola.

La prima cosa che il neofita doveva imparare erano i rituali di adorazione di questi due esseri e la pratica su come chiamarli ed evocarli.

Ogni 5 anni veniva ammesso un nuovo membro. Ciò, naturalmente, significa che uno degli altri membri doveva andar via perché doveva essere rispettato il numero 99.

D’accordo – questo è qualcosa che noi non possiamo sanzionare. Si potrebbe naturalmente discutere se esistano realmente persone che agiscono “tra il bene ed il male” e le cui azioni non possiamo misurare con il nostro metro. Dal punto di vista karmico essi devono essere dichiarati “colpevoli”. In ogni caso – uno doveva “partire” ogni 5 anni e, se nessuno era morto nell’ultimo lustro, allora bisognava “inventarsi” qualcosa. Ogni membro, incluso il gran maestro, doveva attenersi al rituale del ballottaggio. 99 palle erano messe in una sacca nera: 98 erano bianche, una era nera. Se il gran maestro estraeva la palla nera aveva il diritto di rifiutare l’estrazione e ordinarne un’altra, per 3 volte al massimo. Tuttavia non è probabilmente mai accaduto che un gran maestro abbia preso una palla nera per tre volte di seguito. Bardon afferma che ciò è accaduto pochi anni prima del “Machtergreifung”, la presa di potere di Hitler in Germania. Ma Bardon ha detto un sacco di cose in vita sua… De mortibus nil nisi bene!

Del resto…il gran maestro che era a capo del FOGC nel 1934, nel 1940 fu mandato nella camera a gas del campo di concentramento di Buchenwald. Ma – qui avvenne qualcosa che confina con il misterioso: a dispetto di una ricerca diligente, il suo corpo non fu più trovato, come se si fosse dissolto nella nuvola di gas. Quest’avvenimento fu documentato dall’ufficiale responsabile delle SS e trasmesso alla sicurezza del quartier generale del Reich. Viene affermato, da un membro del FOGC, che egli partecipò ad un incontro dove il precedente gran maestro – un membro dell’alta nobiltà prussiana – estrasse la palla nera per 3 volte. Venne affermato che era stato il demone della loggia stesso ad intervenire e Bardon pensa che l’eliminazione avvenne perché la loggia non fu capace di eliminarlo (Bardon), con mezzi sia magici che con apparati tecnici (tepafono). A mio avviso questa è una pura utopia: perché, se la loggia FOGC metteva qualcuno nel suo “mirino”, quella persona poteva solo recitare le sue ultime preghiere, anche se il suo nome è Bardon[3].

Contro una macchina potente come quella del Terzo Reich anche questa loggia era relativamente impotente. Il rituale dell’ “Ordenjunker” delle SS corrispondeva in qualche modo a quelli della FOGC, ma aveva un differente orientamento. La FOGC si diede totalmente alla macchia. Molti membri caddero in guerra combattendo per l’esercito tedesco; altri divennero soldati degli alleati. Molti morirono durante i bombardamenti delle incursioni aeree anglo-americane. Ne sopravvissero solo otto alla fine della guerra. Essi si incontrarono a Monaco (in Germania) nel 1947, nella vecchia sede della Loggia della Centuria d’Oro. In seguito vi dirò i simboli dei 99 gradi, i loro segni, i nomi ed i sigilli dei loro imagospurius. I segni, i rituali, etc. furono affidati al giovane soldato della nave da guerra “Kriegsmarine” e rosicruciano Guido Wolther che li conservò fedelmente attraverso tutta la confusione dell’internamento e dalla fine della guerra fino al giorno d’oggi. Il giuramento di 25 anni di silenzio è terminato. La mia lingua non è più legata.

(Questo articolo fu scritto negli anni 60 da Guido Wolther) 


[1] Questa affermazione è solo il pensiero di Wolther. Probabilmente dovuta al fatto che quando Bardon e Quintsher si conobbero, il primo aveva solo 18 anni, mentre il secondo 34 ed aveva già fondato prima l’Orden Mentalischer Bauherren (Ordine dei Costruttori Mentali), ma presto disciolto, e poi, insieme a Franz Sättler alias Musallam, l’Adonistische Gesellschaft (Società Adonistica). Alcuni dicono anche che il maestro di Bardon fu Musallam. Tuttavia queste affermazioni derivano dall’incredulità al fatto che a 18 anni Bardon si esibisse già pubblicamente e che, pur così giovane, le sue abilità magiche fossero già pienamente sviluppate.

[2] Ovvero praticante la magia sessuale

[3] E’ interessante citare a questo proposito quanto afferma Quintscher in Denu val Gumas, libro II – cap. 7:
“Quando scrissi questi capitoli anni fa, non avevo previsto in quale modo spiacevole avrei imparato ulteriori pratiche ed atti (magici). Originariamente feci in modo di offrire brevissime indicazioni teoriche e sollevare il velo solo ai più ambiziosi. Tuttavia, dovette accadere diversamente – nel 1924 la mia umanità e la mia utilità agli altri mi portò in conflitto con una loggia del F.O.G.C. (Unione della Centuria d’Oro – la Loggia più ricca – Gran Loggia – del mondo). I miei poteri non erano sufficienti a contrastare tutte le attività di questa fratellanza. Specialmente perché dovevo considerare tattiche e pratiche di avversari, che rimanevano nascosti nell’ombra, che mi erano sconosciute. Attraverso l’espansione di forze incredibili riuscirono a rovinare me e la mia famiglia economicamente e finanziariamente e a condurci nella miseria più nera. Essi riuscirono anche ad ostacolarmi continuamente, denunciandomi, muovendo delle azioni legali contro di me e così via. Tuttavia non riuscirono a raggiungere l’obiettivo finale. Non appena compresi le loro pratiche, contrattaccai i loro sforzi. Nel libro “Il culto di Baal nel Passato e nel Presente” mi spiegherò più dettagliatamente. E questa prova totalmente inaspettata comportò per me l’accumulo di nuove conoscenze in nuove aree che prima consideravo inutili, e quindi devo davvero ringraziare i miei nemici per il servizio che mi hanno reso, a prescindere dal fattore economico.”