La vita divina fluisce attraverso tutti gli esseri e tutte le cose ed anima le nostre più piccoli azioni quotidiane.
Tutti collaboriamo ad una sola opera, alcuni con piena coscienza e intelligenza, altri senza saperlo: anche quelli che dormono lavorano e cooperano a ciò che succede nel mondo, allo stesso modo di quelli che cercano di risalire la corrente e trasmutare se stessi. Colui che regge il Tutto si servirà, in ogni caso, di questi ultimi alla bisogna e li metterà tra i suoi collaboratori e cooperatori.
Tutte le cose sono interconnesse e praticamente nessuno è estraneo all’altro. Vi è infatti un solo Mondo composto di tutto, un solo Dio presente ovunque, una sola Sostanza, una sola Legge, un solo Spirito comune a tutti gli esseri intelligenti, una sola Verità.
Tutto ciò che capita ad ognuno è utile al Tutto.
Il progresso è il movimento universale degli esseri che incessantemente vengono da Dio e risalgono continuamente a Dio cercando di raggiungerlo. E’ un perpetuo susseguirsi di una vita inferiore verso una vita superiore, il legame tra il finito con l’infinito.
L’uomo guarda all’apparenza, ma l’Eterno guarda al Cuore.
Chiamiamo Destino tutto ciò che ci limita. Se siamo brutali, il destino prende una forma brutale. Quando ci raffiniamo, gli ostacoli prendono una forma più sofisticata. Se ci eleviamo alla cultura spirituale, l’antagonismo prende una forma spirituale.
Chi sa volere è condotto, chi non sa volere è trascinato. Ogni contrarietà è stata evocata da noi, forse un’ora fa, o forse un secolo fa. Essa non è altro che il legittimo ostacolo allo sviluppo di uno dei fiori della nostra egoità.
Come il nostro corpo scoppierebbe se fosse sottratto alla pressione atmosferica, parimenti se il peso della miseria, delle pene, delle avversità e degli sforzi vani fossero tolti dalla vita dell’uomo, l’eccesso della sua arroganza sarebbe così smisurato da farlo esplodere in mille schegge, ovvero lo spingerebbe alla più disordinata insanità fino alla follia. In ogni momento occorre a ciascuno una certa dose di preoccupazione, dolore o sofferenza, come occorre la zavorra alle navi per tenerle dritte e permetterle di navigare dritte.
Il caso non esiste. Ogni evento ha una ragione d’essere ed obbedisce ad una causa nascosta.